La panchina dell’ex grifone, alla guida del Verona, non è più solidissima dopo il pareggio interno con la Cremonese. Il “caso Pazzini” fa discutere.
Cielo minaccioso sopra la testa di Fabio Grosso. L’ex grifone ha vinto una sola gara delle ultime sei giocate dal suo Verona. Proprio una settimana fa contro il Perugia, e senza convincere granché. L’Hellas, tra le super favorite per la promozione insieme a Palermo e Benevento, è reduce dal pari interno contro la Cremonese nell’anticipo del venerdì. Un risultato salutato dai fischi scroscianti del Bentegodi.
Se la vittoria sul Perugia di Nesta aveva rinsaldato la panchina di Grosso, ora il clima è profondamente cambiato. È vero, come dice il tecnico del Grifo, che “in B tutti gli allenatori sono a rischio”, ma al Verona addetti ai lavori e tifosi imputano mancanza di idee e gioco. Aspetto ingigantito dallo scarsissimo utilizzo di Giampaolo Pazzini, rimasto in panchina nell’ultima gara come, almeno inizialmente, l’ex grifone Di Carmine. A Grosso viene chiesto di non fallire i prossimi delicati impegni con Brescia e Palermo per restare attaccato alla vetta della classifica.