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Goretti e il Grifo di Nesta: “Sulla scia di Castagner”

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“Il mister è un po’ Camplone e un po’ Bucchi”. Il costruttore del Grifo ha fotografato il nuovo corso guardando al prossimo mercato per completare la rosa. Intanto c’è da affrontare la bestia nera Oddo.

“Con il Crotone la partita è molto difficile. È una superpotenza economica della B, ha una delle migliori rose dopo il Palermo e gioca un buon calcio”. Così Roberto Goretti ha descritto il match che attende il Perugia venerdì sera al Curi contro i calabresi di Oddo.

Il Direttore dell’area tecnica è intervenuto a ‘Pallonate’, il web-format di Umbria24.it e proprio su Oddo, che ha vinto 4 volte su 4 in carriera contro il Grifo, ha detto che “credo sia più una casualità il fatto che sia la nostra bestia nera. Nel play off (del 2015, ndr) contro il suo Pescara ci siamo fatti male da soli, ad esempio. Spero che sia giunto il momento che tocchi anche a lui perdere. Ma è gara dura – ha detto Goretti – e dobbiamo essere bravi a ottenere punti. Dobbiamo fare il più possibile in queste 8 partite, sempre con un occhio attento dietro”.

Obbiettivo, dunque, arrivare a chiudere di slancio il girone d’andata. Poi, in perfetto stile Goretti, a gennaio si procede ai ritocchi sostanziali dell’organico che, negli ultimi campionati, hanno puntualmente portato a una seconda parte di stagione aggressiva. “Ripartendo da zero ha precisato il dirigente perugino servono almeno due sessioni di mercato, o anche tre, per creare una rosa giusta e pronta a seguire la filosofia di un allenatore. Per questo è molto importante avere una sicurezza su chi sarà l’allenatore il prossimo anno e per questo il presidente ha parlato un paio di volte con Nesta per allungare il contratto”.

Il nodo cardine è dunque la guida tecnica per un progetto a media scadenza. “La storia del Perugia si identifica sempre con gli allenatori. In Nesta vedo un tecnico per certi versi simile a Camplone e per altre simile a Bucchi. Rispetto a un passato meno recente, invece “non Galeone ma più Castagner. Le grandi cose qui le hanno fatte sempre allenatori giovani, agli inizi. Il mister Castagner non lo conoscevo bene, quando qui c’è stato Bucchi però è venuto 4 o 5 volte a parlare e ho capito perché il suo Perugia era così avanti. Le cose che dice sono attuali oggi e quindi aveva una visione più avanti degli altri. Per me è una guida”.

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