Inizio duro per l’ex allenatore del Grifo. La tifoseria amaranto è con l’esonerato Lucarelli e pronta alla contestazione. Il tecnico veneto ritrova poi Diamanti e in biancorosso non c’è stato grande feeling.
Roberto Breda riparte da Livorno. Arriva dal traumatico addio a Perugia della primavera scorsa, a due giornate dal termine, e ricomincia in un contesto complicatissimo. Non solo perché la squadra chiude la classifica, appena reduce dal ko con il Grifo, ma perché l’eredità che raccoglie, sul piano emozionale, è inversamente proporzionale ai punti conquistati. “Sono consapevole di arrivare in una piazza di alto livello – ha detto Breda – in un momento delicato, oltretutto al posto di un allenatore che, da giocatore, ha fatto la storia di questa squadra. Posso solo dire che l’impegno sarà totale. Sono onorato di essere a Livorno. Le motivazioni sono decisamente tante”.
L’esonerato Lucarelli è un’istituzione dell’universo amaranto. C’è stato anche un estremo tentativo della squadra, con Diamanti in testa, per convincere il presidente Spinelli ad evitare il cambio in panchina. E la curva dei tifosi livornesi ha già annunciato una dura contestazione. “Il Livorno non merita la posizione in classifica che occupa – ha detto Breda -. Non sarà facile, questo è chiaro, ma abbiamo tutto il tempo e la capacità di raddrizzare il campionato”.
“L’aggiustatore” – così ribattezzato a Perugia – ritrova Alessandro Diamanti con cui, in biancorosso, non c’è stato grandissimo feeling. “Arrivava da un periodo di inattività – ha precisato Breda –, in un contesto d’attacco ben collaudato, ho cercato una soluzione ma non l’ho trovata e me ne assumo la responsabilità. Non ho nessun motivo per non utilizzarlo, molto dipenderà da come possiamo sfruttare le sue qualità senza perdere equilibrio”.