Arrivato a Perugia la scorsa estate insieme al ben più celebrato con Han, non è mai riuscito a sfondare. Eppure in patria il numero 10 era lui…
Sperava di diventare famoso in Italia per le sue imprese sul campo, invece sui giornali ci è finito per il caso del tesseramento con la Fiorentina, che ha avuto anche strascichi legali. Finito fuori rosa, poi reintegrato, infine svincolato, Song Hyok Choe è stato tesserato dal Perugia nel luglio del 2017, prima di passare all’Olbia in prestito (squadra con cui fa il suo esordio fra i professionisti), poi all’Arezzo, a titolo definitivo.
Anche nella formazione toscana però trova poco spazio, tanto che il suo esordio è arrivato la sera del 12 dicembre, nella partita persa dall’Arezzo contro la Pro Piacenza, nei minuti finali della partita, quando la squadra amaranto si apprestava al vibrante (ma inutile) forcing finale. Il fantasista nordcoreano è entrato al 36esimo della ripresa al posto di Buglio. Curiosità: dopo appena cinque minuti Choe ha trovato l’occasione per farsi ammonire per simulazione.
Dopo questo esordio, ora il nordcoreano spera di avere maggiore spazio e magari di far valere la sua classe, che in patria gli aveva regalato la maglia numero 10 della nazionale giovanile campione d’Asia e gli attestati di stima di molti addetti ai lavori.
Nella foto Choe con le giovanili del Perugia (foto Perugia Calcio)