Il portiere torna sullo zero a zero in terra pugliese, sottolineando la compattezza della squadra e il pressing delle punte che ha disturbato la manovra avversaria.
“Penso che a Lecce siamo stati più squadra – dice Gabriel a Tef Channel intervistato da Giulio Nardi – eravamo corti e compatti, grazie anche al lavoro degli attaccanti, che è stato davvero prezioso: è un piacere vederli da dietro e rendersi conto di quanto faticano per tornare a difendere e per pressare sulla manovra di costruzione degli avversari, giusto riconoscere il loro lavoro“.
“Nell’ultimo periodo siamo cresciuti molto, grazie al grande lavoro di Nesta e di tutto il gruppo e se abbiamo preso meno gol nelle ultime due partite è anche merito degli attaccanti. Siamo consapevoli di poter fare grandi cose a condizione che non caliamo l’intensità“.
“Il Milan? ho bei ricordi, spesso Allegri mi tratteneva a parare i suoi tiri da fuori area, mi stuzzicava e mi stimolava a far bene“. Nel corso dell’intervista, Gabriel ha anche ricordato la sua infanzia difficile, vissuta in povertà.