Ilario compie 78 anni. Ha costruito il “Perugia dei miracoli” intuendo sempre prima dove sarebbe finito il pallone. Il popolo biancorosso è in festa.
Un maestro di calcio e un maestro di vita. Ilario Castagner è la stella che guida il pallone perugino. Un punto di riferimento costante. Ieri come oggi, e lo sarà ancora negli anni a venire. È sempre stato un precursore nei suoi 78 anni, gran parte dei quali spesi per il bello del calcio. Oggi è il compleanno di Castagner, nato il 18 dicembre del 1940 a Vittorio Veneto. Una data che ha cambiato la storia di Perugia. Insieme a quelle che hanno scandito il mito del Grifo, mentre Ilario diventava perugino d’adozione.
Non può essere un giorno banale, al Santa Giuliana come a Pian di Massiano. Due luoghi sacri. Nel primo (la festa per il restyling con Ilario) è nato il mito Castagner. Prima centravanti del Perugia, poi giovanissimo allenatore e precursore capace di dipingere un’anima che resiste allo scorrere del tempo. La promozione in Serie A e ancor più su. Nel seconda casa, oggi il Renato Curi. Proprio 40 anni fa. Stagione 1978-79. Il maestro Ilario ha portato il Grifo a un soffio dallo scudetto, secondo alle spalle del Milan. Ha costruito “il Perugia imbattibile”.
Tra i grandi, il più grande. Capace di attraversare epoche diverse rimanendo sempre un passo avanti, dal bianco e nero ai colori. Quel biancorosso che con Ilario è stato ancor più splendente. Perché il palmares con il Perugia conta anche un’altra promozione in B e un’altra in Serie A negli anni ’90. Pezzi di un mito che viaggia oltre il tempo e il pallone. Un gigante di stile. Buongiorno Mister… Auguri Mister!