Il presidente del Perugia si concede ai microfoni e parla del suo rapporto con la città, dei suoi esordi da imprenditore, di come vorrebbe essere ricordato.
L’intervista si chiama “Uno contro tutti”, ma Massimiliano Santopadre, ai microfoni di Passione Sport su Gold Italia, spiega che in realtà si potrebbe definire “uno contro il pallone”: “Questo perché – spiega il patron biancorosso – da come rotola il pallone, se in porta o fuori, cambia il modo in cui ti vedono i tifosi, se amico o nemico“.
Intervista registrata all’interno del Museo del Perugia, uno degli orgogli di Santopadre: “Vorrei essere ricordato per il museo, vorrei che quando io non sarò più nel Perugia qualcuno si possa sedere qui e rendersi conto che è stato fatto un buon lavoro“.
“Ho tre sogni: conquistare la serie A, sogno che inseguo fin dalla prima partita a Lamezia Terme; il secondo è lo stadio, che sarebbe il completamento dell’intervento fatto sulle strutture; il terzo, quello a cui tengo di più, è essere ricordato, quando un giorno andrò via, come un buon presidente, come uno che ha fatto del bene“.