Focus sulla squadra rosanero che arriva al Curi per il match di sabato. Gli uomini di Stellone sono in crisi ambientale e tecnica, giocare lontano da casa può essere però un toccasana.
Il Perugia riparte dopo il turno di riposo e a mercato chiuso. Sabato arriva il Palermo al Curi è per la squadra di Nesta c’è un ostacolo complesso. La formazione rosanero è in evidente difficoltà, ambientale e tecnica. I guai societari hanno avuto un riflesso sui risultati.
Ma il Palermo è comunque secondo in classifica, era in testa fino alla scorsa giornata, è riuscito a mettere insieme ben 13 risultati utili in stagione e soprattutto è la miglior squadra della B in trasferta con 18 punti conquistati in 10 gare (2 sole sconfitte e 5 successi, più 3 pareggi). Come dire che in questa delicatissima fase che sta vivendo, come certifica lo sfogo di Bellusci dopo i fischi di lunedì sera, per il Palermo giocare lontano da casa è un po’ un toccasana. Quella rosanero è anche la miglior difesa esterna con sole 9 reti incassate.
Ecco perché il match del Curi è una prova di maturità per entrambe le squadre. Nonostante l’ultimo stop interno con il Brescia, il Grifo viaggia al di sopra dei due punti a partita fra le mura amiche (19 in 9 gare) e arriva dalla rigenerante vittoria in trasferta ad Ascoli.
Il Palermo invece è in evidente flessione. Con il pareggio interno contro il Foggia, e l’ex grifone Leali migliore in campo, sono diventate tre le gare senza successo dei rosanero, record in questa stagione. Non solo, per la prima volta la squadra di Stellone non è andata in rete per due partite di fila, con un digiuno che adesso ammonta a 253’.