Il direttore sportivo del Lecce, nella lunga intervista a Rmc sport, parla della sua squadra, dell’ex grifone Liverani e delle sorprese del campionato
Uno sguardo al Lecce, formazione neo promossa, che sta facendo un campionato esaltante. Mauro Meluso spiega la ricetta della sua squadra
“Liverani? Un allenatore deve avere per prima cosa credibilità e coerenza: in questo lui è molto credibile con la squadra e con il mondo esterno. C’è un processo meritocratico all’interno della squadra, al di là delle gerarchie che si vengono a creare. E’ molto bravo sicuramente sul campo grazie anche al suo staff. Siamo molto contenti di lui e speriamo di tenerlo a lungo“.
E pensare che il Lecce era partito per fare una stagione in sordina.
“Siamo partiti con grande umiltà e con i piedi di piombo. Con la Serie B a diciannove squadre eravamo preoccupati per la salvezza. Molto umilmente ci siamo dati da fare per giocare ogni settimana la partita della vita. Ci siamo resi conto dei nostri mezzi e a gennaio – a salvezza virtualmente acquisita – abbiamo deciso di alzare l’asticella degli obiettivi. Dove arriveremo non lo so, non abbiamo l’obbligo di arrivare nelle prime otto posizioni, ma visto che ci siamo dobbiamo provarci. Il nostro calcio è piacevole, fatto di palla a terra e fraseggio“.
La squadra che l’ha sorpresa di più?
“Il Palermo ha una grande rosa, però credo anche che al di là del nostro percorso lo Spezia mi ha molto impressionato. La Cremonese per organico e lo stesso Perugia potrebbero rientrare nella lotta. Ancora non riesco a capire chi possa retrocedere in questo campionato. E’ uno dei campionati più belli degli ultimi anni”.