Il cammino del Grifo nel 2019 è troppo altalenante. Per puntare ad un buon piazzamento serve un filotto di risultati positivi, che danno punti e morale. Ma per fortuna anche le altre sono incostanti…
Una squadra giovane, con poca esperienza, del tutto nuova, incostante: il Perugia di Nesta rispecchia nei risultati pregi e difetti della sua composizione. Per tutta la stagione – e in particolare in questo 2019 – sta costringendo i suoi tifosi ad andare sulle montagne russe.
Una caratteristica, in verità, comune a molte altre squadre. Lo Spezia – sottolineava Il Messaggero – viene da 3 vittorie e 4 sconfitte nelle ultime 7 partite, l’ultima sabato contro il Padova di Bisoli ultimo in classifica che sta per ospitare i grifoni all’Euganeo; il Cittadella viene da 3 vittorie di fila, prima ne aveva perse altrettante, sempre di fila; la Salernitana alterna da ormai 2 mesi la sconfitta, che arriva regolarmente una partita sì e una no, a pareggi e vittorie.
Insomma, può essere definito il campionato del ‘non equilibrio’ o – se preferite – delle montagne russe. Così non c’è da stupirsi se ‘il Perugia dell’anno zero’ ha messo insieme sinora 11 vittorie (di cui 4 esterne, meglio hanno fatto solo Brescia, Verona e Lecce) e 10 sconfitte, di cui 5 interne (peggio solo il Carpi con 6), segnando 37 volte e subendo 36 gol, dimostrandosi capace di prestazioni superlative sul piano tattico e dell’entusiasmo (Foggia, Venezia, Salernitana) alternate a gare sottotono dal punto di vista caratteriale e prestazionale (Cosenza, Verona).