L’allenatore dell’Atalanta ha spinto perché la Dea ingaggiasse l’ex esterno biancorosso, l’ha cresciuto sulla corsia sinistra e non è sorpreso dal super esordio in Champions.
Se Leonardo Spinazzola è uno dei giovani italiani del momento il merito è di tanti, a cominciare dalla tenacia dell’ex grifone, tornato dopo un brutto infortunio al ginocchio nel momento più importante della propria crescita e capace di stupire tutti all’esordio in Champions con la maglia della Juve nella serata del ribaltone sull’Atletico.
Nella carriera di “Spina” il passaggio a Perugia è stato una chiave di volta. Sul piano tattico, per la trasformazione in terzino sinistro, ma anche perché quando era in biancorosso l’ha notato Gian Piero Gasperini che l’ha voluto all’Atalanta per la maturazione. “Per me non è stata una sorpresa vedere Spinazzola esprimersi a quel livello, so bene cosa può dare”, ha detto il tecnico della Dea a Tuttosport.
“Ha una velocità – ha aggiunto -, un cambio di passo, speciali. Uniti a buona tecnica. Parliamo di un giocatore che già due anni fa aveva esordito in Nazionale e nella scorsa stagione aveva giocato l’Europa League. Poi l’infortunio lo ha frenato, ma aveva già raggiunto livelli importanti”.
“Quando ero al Genoa – ha svelato Gasp – lo avevo visto al Perugia e mi piaceva molto. In estate passai all’Atalanta e lo chiesi a Sartori. Inizialmente commise qualche errore, ma dopo qualche partita fuori è rientrato e non è più uscito. Può tranquillamente giocare in una difesa a quattro”.