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Ex Grifo, lo stop di Baiocco: “Il Calcio? Sei anni buttati, ecco la mia nuova vita”

Nel gennaio scorso l’ex centrocampista di Cosmi ha appeso gli scarpini al chiodo e sposato la causa del ‘networking’: “Il mio vecchio mondo mi ha deluso, troppi interessi e poca genuinità. Oggi sono un appassionato imprenditore nel campo della salute e del corretto stile di vita”

Alla non più verdissima età di 43 anni l’ex grifone Davide Baiocco nel gennaio scorso ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Una carriera sfavillante quella del ragazzo di Bosco, che ha toccato vette inimmaginabili con il passaggio alla Juventus dopo avere lanciato sgroppate su sgroppate con la maglia biancorossa nell’epopea del Grifo di Cosmi. Al portale “ilposticipo.it“, Baiocco si è raccontato e soprattutto ha svelato la sua attuale nuova vita.
Collaboro con un’azienda americana che incoraggia un corretto stile di vita: benessere, fitness e buona salute. Insieme proviamo a migliorare il modo di vivere della gente. Sono diventato un imprenditore nel network marketing. Lavoro per un’industria che si occupa di promuovere e condividere un prodotto tramite il passaparola. L’ho scoperta sedici mesi fa e la condivido con le persone che conosco, con amici di amici. Alla base di tutto c’è un percorso di crescita del singolo: questa è la cosa che mi appassiona di più della mia nuova attività”.

Poi la amara constatazione: “Ho compreso che avevo perso tempo negli ultimi sei anni di calcio. Mi ero illuso di poter fare qualcosa di importante, ma ho capito che non c’è la volontà di cambiare. Il calcio non mi faceva essere una persona migliore. Sono successe delle cose che non mi sono piaciute nella squadra con cui giocavo in Eccellenza: hanno mandato via l’allenatore per motivi extra-calcistici. Problemi di soldi, troppe polemiche: queste cose mi davano sempre più fastidio in relazione al nuovo percorso che avevo intrapreso. Ho deciso di chiudere la carriera per dedicarmi alla nuova attività che mi faceva stare bene, mi permetteva di diventare un imprenditore e rappresentava la mia nuova fonte economica”.

E il calcio? Baiocco ricorda le sue tre esperienze più importanti da calciatore. “Perugia, Juventus e Catania sono le squadre delle tre città che hanno caratterizzato di più la mia vita. Perugia mi ha offerto la possibilità di giocare in A, Torino mi ha dato notorietà e mentalità vincente, Catania oggi è la mia seconda casa. Il percorso di crescita che ho intrapreso tiene conto del passato perché è qualcosa che ha caratterizzato le mie scelte. Tutte le esperienze, belle e brutte, mi hanno permesso di diventare una persona migliore, anche sbagliando a volte. Il passato insegna sempre a crescere”.

Tornerà nel mondo del calcio? “Volevo creare un‘Accademia di perfezionamento calcistico sui generis basata sulla crescita personale, sul tutoraggio scolastico e su una sana alimentazione. Un tipo di Accademica diversa da quelle che ci sono già in Italia. Non bastano tecnica e tattica per migliorare i giovani, bisogna dargli la possibilità di diventare persone migliori oltre che calciatori importanti. Volevo mettere a disposizione tutta l’esperienza maturata in venticinque anni di calcio. Ho incontrato tante società: Siracusa, Catania, Alessandria, Agrigento… Si è parlato anche di costruire nuovi centri sportivi, ma erano più i sogni miei che i loro”.

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