Nessuno si offenda, ma dal raffronto delle età medie delle due squadre si capisce come sabato pomeriggio al Curi non si sfideranno solo due club e due allenatori diversi ma due modi agli antipodi di concepire il calcio.
Sabato al Curi si affrontano due squadre agli antipodi per un fattore decisivo (in un senso o nell’altro) per ciò che si vede sul campo: l’età media.
Alessandro Nesta – sottolinea La Nazione – è a oggi l’allenatore che ha impiegato la squadra più giovane del campionato, con una media di 24,5 anni. Mentre quella di Roberto Breda è la formazione quasi più vecchia (penultima) con 28,2. Solo la Cremonese è più anziana.
Già giovane nel girone d’andata, l’età media biancorossa è ulteriormente calata dopo il mercato di gennaio con gli innesti di Carraro per Bianco e Sgarbi per Cremonesi. Giovanissimo anche Sadiq, che comunque ha sostituito nell’undici titolare un’altra giovane leva come Vido.
Ovviamente è una statistica che vuol dire poco in termini di risultati: all’esperienza data dall’età avanzata, fa da contraltare la scarsa reattività fisica e la propensione agli infortuni; la brillantezza e l’entusiasmo della giovane età spesso si pagano con errori di ingenuità.
Sarà il campo, come al solito, a dire quale dei fattori peserà di più.