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Le pagelle del Grifo: cingolato Carraro, l’erba si lascia accarezzare da VV5

Tutto il Perugia ha girato in armonia per arrivare al successo sul Livorno. Nesta ha trovato una sintesi fra velocità e concretezza, la famiglia del tecnico al Curi è stata un amuleto per arrivare ai tre punti dopo la sosta.

Sempre più Sgarbi, il migliore del pacchetto arretrato. E sempre più Verre, il genio che dà spettacolo e spacca la partita. Il play ha trovato il primo gol con il Perugia e messo la firma sul successo contro il Livorno. È già storia l’esordio del perugino Ranocchia. Le pagelle di CalcioGrifo.

GABRIEL 6 Gli tocca una serena tintarella. Mette il piede brasiliano nel rilancio per il gol che apre il match. Poi viene punito dal dischetto.
ROSI 6.5 Misurato negli allunghi, padrone totale della situazione. Come se avesse tenuto nel serbatoio il carburante per l’intera e intensa settimana.
GYOMBER 6 Alleggerisce la concentrazione con la partita in ghiaccio e arriva un danno doppio: pallone regalato a Gori e fallo da rigore. Si rianima, e strappa applausi, con una progressione micidiale di 50 metri fino al sinistro a lato di un soffio.
SGARBI 7 Essenziale e puntuale. Grintoso e pulito. Partitone.
MAZZOCCHI 6 Inevitabile qualche rinvio da terzino destro che, sul versante opposto, risulta sbilenco e ai limiti del pericolo.
FALZERANO 6.5 Quando apre la turbina spettina tutti i livornesi. Disegna il corner del raddoppio e chiude da trequartista (87′ RANOCCHIA sv Perugino. Appena 17 anni. I colori biancorossi nel sangue. Esordio da brividi).
CARRARO 7.5 Vuole ogni pallone, si scrolla presto di dosso l’adesivo-Giannetti e giganteggia a tutto campo. Come un cingolato che non calpesta le margherite. Sfonda in area e fa 2-0: primo centro in biancorosso.
DRAGOMIR 6.5 La saggezza di un veterano e la freschezza dei 19 anni, nonostante gli sforzi in nazionale. Con un inserimento lacerante si costruisce una chance che scarica sul portiere ospite.
VERRE 8 Pesca subito l’incrocio, c’arriva l’ex Zima con la manona. Fa apparire facili giocate a velocità supersonica: come il controllo e destro incrociato per l’undicesimo centro stagionale (“con dedica a…”). Diventano dodici con il rigore del tris. L’erba del primo Curi di primavera si lascia accarezzare con gusto. Standing ovation (64′ KINGSLEY 6 Ci mette l’inconfondibile corsa, senza eccessi).
HAN 6.5 In mischia sbatte sul portiere, sempre bruciante nel primo dribbling. Sfianca tutti con scatti e contro scatti e si prende il rigore (71′ VIDO 6 Va a prendersi tanti palloni, anche a metà campo. Il dialogo c’è).
SADIQ 7 Pasticcione? Sì. Testardo? A volte. Quando “si scorda” il pallone crea un mix di frustrazione e sorriso. Perché ha un animo da lottatore vero. E si esalta nella battaglia: prende di forza, a metà campo, il rilancio di Gabriel e lo trasforma nel pallone decisivo per Verre. In gara fino al novantesimo.
NESTA 7 Il suo Perugia è rapido, sintetico e pungente come una raffica di tweet (“ma per il salto di qualità…”). Stavolta la sosta è stata benedetta. Perché è arrivata la famiglia Nesta da Miami, l’amuleto per ritrovare il successo al Curi.

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