Il centrocampista è arrivato a gennaio in biancorosso dopo la prima parte di stagione proprio in Puglia. Nesta si affida alle geometrie e alla voglia dell’ex per cercare il colpo allo Zaccheria.
Il Perugia e il tecnico Nesta (la conferenza pre partita) hanno bisogno di tutto il meglio possibile. Il gruppo ha risposto con messaggi positivi alla delusione per il pareggio interno con il Cittadella e a Foggia, domani sera, si gioca le residue chance di centrare i playoff.
Torna sul “luogo del delitto” Marco Carraro. In realtà, il centrocampista biancorosso nella prima parte di stagione, aveva iniziato da protagonista a Foggia con la guida di Grassadonia. Poi l’esonero del tecnico (e l’arrivo di Padalino, battuto 3-0 al Curi nel match d’andata) ha cambiato la stagione del regista di proprietà dell’Atalanta.
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Dopo 12 presenze (11 da titolare), Carraro era stato messo da parte (solo 7 minuti in due gare giocate) e così a gennaio ha scelto di voltare pagina. La chiamata del Dt del Grifo, Roberto Goretti, ha fatto il resto. E il centrocampista veneto, dopo una lunga fase di apprendistato a Pian di Massiano, ha convinto Nesta e si è ritagliato un ruolo di primo piano. Sono 9 le gare per Carraro da febbraio (con un gol), ma c’è anche la brillantezza delle prime uscite in biancorosso da ritrovare.
Scontata la squalifica nell’ultimo turno, ha ritrovato le energie da spendere su quel terreno di gioco che Zeman, il tecnico che lo ha lanciato tra i professionisti a Pescara la scorsa stagione, ha reso celebre. Nesta è pronto ad affidare all’ex di turno le chiavi del centrocampo del Perugia nel posticipo (Bianco è squalificati, i convocati). Per Carraro arriva un match speciale per accendere i rimpianti del Foggia e del tecnico Grassadonia, nel frattempo tornato sulla panchina rossonera.