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Il Grifo ha raddoppiato il budget in mezzo a un mare di fallimenti

Il crac del Palermo conferma i mali del pallone. Negli ultimi 5 anni il club di Santopadre, grazie alle plusvalenze, è invece passato da 5,8 a 10,5 milioni di euro di fatturato è si consolida tra le società maggiormente virtuose del panorama italiano.

Parma in A. In B Varese, Modena, Pisa, Latina, Lanciano, Avellino, Cesena, Bari e, per ultimo, il Palermo. A queste si aggiungono una quarantina di società di Serie C. In un mare di fallimenti, negli ultimi 5 anni, il Perugia è riuscito a raddoppiare il budget. Il club del presidente Santopadre, dal salto in B del 2014 ad oggi, è passato da un fatturato di 5,8 a 10,5 milioni di euro a stagione.

Le plusvalenze

I dati arrivano da fonti societarie e certificano la forza delle plusvalenze che il numero uno di Pian di Massiano ha recentemente consigliato di tifare quanto e più di un bomber da 20 reti a stagione. perugia-roberto-gorettiSe il Grifo è riuscito ad aumentare gli investimenti restando molto competitivo (tamponando anche alcuni inevitabili errori) è grazie alle intuizioni di mercato del perugino Goretti che ha portato a ricchi colpi in uscita. Solo per citare le cessioni milionarie ci sono i vari Zebli e Drolé, Mancini (appena passato alla Roma), Di Chiara (ora tornato dopo la cessione dorata al Benevento), Magnani e Di Carmine.

Le perdite

Con la Serie B conquistata il 4 maggio 2014 sono chiaramente anche aumentati i ricavi del Perugia. Soprattutto in fatto di diritti tv ma anche tramite sponsor e biglietteria. Sono però lievitati a dismisura anche gli ingaggi dei giocatori che oggi impegnano circa 9 dei 10,8 milioni. Secondo i dati forniti da Pian di Massiano la società ha perdite tra i 3 e i 4 milioni all’anno che, nelle ultime stagioni, è riuscita a tamponare proprio con le plusvalenze.

Tra le big

Per questo il Perugia è una delle poche realtà virtuose della Serie B e, in questa stagione, resta nell’orbita delle grandi.  Tra paracadute e potenza finanziaria, nel campionato alle porte, il Grifo si piazza dietro alle sole inarrivabili Empoli, Benevento e Cremonese. Con tutte le altre, e lo dimostra il mercato fin qui firmato dal club biancorosso, la partita è almeno alla pari.

Come lo Spezia

La bontà della produzione biancorossa, nel rapporto qualità-prezzo tra investimenti e risultati, arriva dal parallelismo con lo Spezia. Il club ligure è tra i più facoltosi della serie cadetta e ha investito fiumi di milioni. Ora però il patron Volpi ha ridotto progressivamente le spese dai 22 milioni di 5 anni fa ai 10 attuali. In questa fetta di storia Perugia e Spezia hanno avuto, di fatto, lo stesso percorso. Sono le due squadre ad aver conquistato più punti in Serie B e hanno giocato 4 play off su 5 stagioni.

La buona sorte

In definitiva, il Grifo di Santopadre ha fin qui vinto tutti i campionati dei bilanci mentre cadevano società su società, anche molto gloriose. Per centrare pure il colpo grosso della Serie A c’è bisogno di trovare un nuovo equilibrio e aggiungere ai bilanci anche un ingrediente sempre determinante: una bella dose di buona sorte.

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